Il nostro olio extra vergine di oliva è stato scelto tra i vincitori del prestigioso concorso Leone d'oro


Perché preferire l’olio filtrato a quello non filtrato?
Entrambi extravergini, ma con una grande differenza: i residui.
Da qualche anno notiamo che tra i consumatori ci sono dubbi sulla tipologia di olio extravergine di oliva da acquistare: filtrato o non filtrato?
La maggior parte preferisce acquistare un olio non filtrato, credendo che questo preservi le sue caratteristiche e che sia dunque più “genuino”.
Noi crediamo che si tenda a scegliere questa tipologia perché i sistemi di filtraggio e le ricerche sull’olio filtrato sono recenti rispetto alla memoria storica della produzione di olio, quindi possiamo definirlo un processo di lavorazione “nuovo”, e pertanto, come tutto ciò che è nuovo, deve farsi spazio tra preconcetti ed abitudini costituite.
Con questo articolo ci teniamo ad informare sulle differenze tra i due, affinché si acquisti con consapevolezza.
OLIO NON FILTRATO
Innanzitutto, analizziamo l’aspetto e le caratteristiche di un comune olio extravergine non filtrato.
L’olio non filtrato ha un aspetto torbido, un profumo intenso e al gusto viene spesso definito “robusto”. L’olio, purché si parli di extravergine, appena molito non presenta alcun difetto.
Tuttavia, dopo qualche mese dall’acquisto, si potrà notare come all’interno della bottiglia, o della latta, sul fondo si sarà depositata una materia solida e viscosa.
Si tratta di sostanze naturalmente presenti nell'olio, nonché residui del nocciolo, buccia e piccole goccioline d’acqua.
La parte in sospensione può, inoltre, contenere muffe, batteri e lieviti, che hanno dirette conseguenze sulla conservazione e sulle proprietà organolettiche del prodotto, dal momento che avviano processi ossidativi e di fermentazione.
Questi ultimi, quindi, porteranno ad un invecchiamento precoce e al peggioramento qualitativo: l’olio arriva così a perdere il profumo intenso e anche al gusto presenterà degli aspetti poco gradevoli, come la morchia o il rancido.
OLIO FILTRATO
La filtrazione dell’olio è l’ultimo step del processo di lavorazione, che prevede la rimozione dei residui a cui accennavamo prima attraverso varie tecniche (il nostro passa attraverso il filtraggio a cartoni), dando all’olio un aspetto traslucido e brillante, al contrario di quanto accade quindi per l’olio non filtrato.
Eliminando tali residui, esso sarà più stabile, poiché manterrà le sue caratteristiche organolettiche anche dopo mesi dalla molitura.
In conclusione, la filtrazione non fa perdere genuinità al prodotto, che anzi e anche dal punto di vista organolettico, dalle analisi dei composti aromatici, gli oli filtrati presentano una maggiore durabilità nel tempo e minore insorgenza dei difetti.